martedì 22 maggio 2018

Perchè la Mobilitazione di Gente Green contro i Box Auto pertinenziali in Piazza degli Artisti


Purtroppo la vicenda è già andata oltre il semplice progetto, c'è già stato addirittura un parere contrario alla sua sospensione, chiesta, questa, in qualche modo (a nostro parere sbagliato) da questa Amministrazione Comunale. Forse sarebbe bastato valutare e proporre una soluzione che fosse in linea con gli orientamenti attuali di tutte le metropoli più accorsate sui temi della sostenibilità ed ossia che non c’è da velocizzare il traffico privato automobilistico (compito dato al commissario) ma evitarlo, forse si sarebbe potuto segnalare che solo, circa, il 70% dei box-auto privati realizzati in aree limitrofe sono stati venduti, forse sarebbe bastato segnalare che una sentenza della cassazione, quella iscritta a Reg. con il numero 09019/2011, diceva che la pertinenzialità (che per i box auto progettati è di 2 km) va collegato al concetto di prossimità (concetto di adiacenza).
Per questo insieme al coordinamento NO-BOX che raccoglie numerore Associazioni civiche, locali e nazionali, abbiamo presentato, a fine 2017, due distinti esposti, il primo all'ANAC il secondo alla Procura della Repubblica. Riteniamo, avendo analizzato con attenzione le decine di atti del Commissariato al traffico e della mobilità della Città di Napoli che ci siano grossi dubbi sulla leggittimità del procedimento. 
Il commissariamento deciso il 5/03/2007 con OPCM 3566, l'ennesima Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'epoca, Prodi, all'epoca, che per tentare di risolvere un problema che sarebbe dovuto essere risolto in area amministrativa e pianificatoria ordinaria, ha di fatto attivato un sistema di natura emergenziale, che superando le considerazioni degli uni e degli altri, dei residenti, dei cittadini, dei commercianti, della società civile, ha datto il via libera ad un progetto che riteniamo essere divenuto di esclusiva natura speculativa.
Basti solo ricordare che il PUP, il piano urbano parcheggi del 1999 fu di fatto soppiantato, o ancora che il raggio di "pertinenzialità" passo da 500 metri a 2000 metri (un residente ai Camaldoli, a Fuorigrotta, a via Caracciolo potrebbe in base a questa scelta comprare un box pertinenziale a P.zza degli Artisti), o che i posti nei box pertinenziali passarono da 330 a quasi 900.
Il tutto senza fare una valutazione complessiva e multi disciplinare che volesse valutare seriamente i costi che sarebbero ricaduti sulla complessa area urbana, in confronto, ovviamente, agli ipotetici benefici dovuti allo spostamento di alcune auto di "residenti" entro "il raggio di pertinenzialità", dal suo sedime stradale al sottosuolo.
Senza contare, poi, il vincolo archeologico (di qui passava la via Antiniana), quello idrogeologico, la limitrofità con l'Ospedale Santobono, le 200 famiglie che lavorano nel mercato d'Antignano, etc..
Per combattere tutto ciò, vista la poca incisività delle azioni finora intentate dall'Amministrazione Comunale, e dal lavoro poco attento di alcuni uffici della municipalità 5, per riportare, in generale, il dibattito sulle scelte da farsi alle modalità ordinarie, abbiamo, come detto, sviluppato i suddetti esposti per presunta illeggittimità del procedimento.
Abbiamo intanto, il giorno 14/04, nuovamente consegnato alle segreterie del Sindaco e degli Assessori Calabrese e Piscopo i documenti sui quali sono basati i due esposti.

Antimo Di Martino - Comitato Scientifico Gente Green


giovedì 17 maggio 2018

Montesanto: la pulizia dei disoccupati sui gradini Paradiso

 Salutiamo con piacere e ci  complimentiamo per l’iniziativa di Pulizia organizzata dai disoccupati  e dai precari l'altro giorno sui gradini Paradiso presso la Stazione della Cumana di Montesanto.

Senza  nulla togliere al lavoro di tanti movimenti spontanei che lavorano nel grande progetto di tutela del Bene Comune  e che al di la dell’evento straordinario e di sensibilizzazione che, come  già andiamo dicendo da anni,  non possono sostituire completamente il pubblico su funzioni di tutela ordinaria e in molti casi favorire alibi in tal senso.
Si può partire dal riconoscere che in questo caso sembra che si sposti l'accento in modo serio  su lavoro di qualità e sui fondi mal spesi dalla Regione . Ecco quindi poche bandierine e necessità di visibilità, spesso scaturiti in buona fede.

In seconda battuta , la scelta del luogo.

Che sia una scelta consapevole o meno ,  in questo periodo risulta  molto adeguata.
I gradini Paradiso e lo stesso Vico Paradiso sono elementi preziosi per il piano di recupero in corso  in questi ultimi tempi per l’area dell'ex Ospedale Militare SS Trinità delle Monache/ Parco dei Quartieri Spagnoli.


Un processo di riqualificazione, coordinato dall’Amministrazione comunale in rete con molte città europee, che ci vede coinvolti come GenteGreen  assieme a molti altri soggetti.

Infatti, nel Piano di Azione Locale per tale area, frutto del lavoro partecipato di un anno e mezzo e  che tra poco sarà presentato alla cittadinanza e adottato dalla Giunta Comunale,  risulta importante il contributo dato dalla nostra associazione anche riguardo al tema delle connessioni e reti ecologiche che  include  in pieno i gradini individuati dai disoccupati per la loro giusta battaglia del diritto al lavoro.
Si rammenta che le scale mobili, una volta inaugurate in occasione del  restyling della stazione Cumana, sono poi rimaste bloccate per  11 lunghi anni per via  di un contenzioso tra EAV ed alcune ditte.

Infine  lasciatecelo dire, il fatto che si identifichino sempre di più  una scala o una rampa come oggetto simbolico per interventi di questo tipo è un evidente indicatore della  buona riuscita del lavoro di disseminazione svolto da oltre dieci anni dal Coordinamento per le Scale di Napoli e vi invito come sempre a consultare  il sito dedicato  www.scaledinapoli.com  e
sottoscrivere il Manifesto.

Alcune scale, e speriamo a breve  anche questi bei gradini , saranno oggetto di interventi di riqualificazione. Un altro effetto certo del lavoro di sensibilizzazione del Coordinamento già citato.

Riguardo alle tanto decantate modalità di partecipazione in questa fase esecutiva si poteva certamente fare molto in più. Infatti si era parlato di un cantiere partecipato e di coinvolgimento dei residenti e delle Associazioni per costruire dal basso i progetti di rigenerazione dei percorsi delle scale ma purtroppo nessun coinvolgimento e nessuna partecipazione nella fase di elaborazione dei Bandi, che, ci auguriamo siano rivisti in corso d'opera. Ma la rigenerazione resta comune una buona notizia per chi per anni ha percorso, da visionario, su e giu i gradono della Pedamentina, del Petraio, di Montesanto, del Moiariello e delle oltre 200 scale di Napoli.

Resta aperto il capitolo della gestione ordinaria .. da sempre evidenziato dal Coordinamento scale di Napoli, anche in iniziative di deuncia simili a quelle organizzate dai disoccupati, come ad esempio"Puliamo il Mondo". E' necessario infatti un confronto serio tra tutti gli amanti delle scale di Napoli cittadini e istituzioni ed anche nell’ambito già consolidato del Coordinamento, accogliendo anche le istanze e qualche rappresentanza del gruppo di disoccupati e precari che hanno agito sapientemente  l’altro giorno.

Guido Liotti  Ufficio di Presidenza Gente Green
Lo sguardo che trasforma - aderente al Coordinamento scale di Napoli