mercoledì 17 ottobre 2018

Comincia la mobilitazione comune: a Bruxelles incontro Verdi Europei con forze politiche e associative italiane

Nel contesto dei successi ottenuti in Baviera, Belgio e Lussemburgo dagli ecologisti, si è svolto a Bruxelles un incontro con alcuni esponenti di forze politiche e associative civiche, progressiste ed ecologiste su invito dei Verdi Europei, che ha rappresentato una tappa di un dialogo iniziato qualche mese fa in Italia. 

Il confronto è stato incentrato sui temi dell’ecologismo politico, dalla lotta ai cambiamenti climatici al Green New Deal, su un’Europa forte, ma profondamente riformata nelle politiche e nel funzionamento, su una difesa intransigente dei valori di democrazia ed eguaglianza, sulla partecipazione delle donne e sul rifiuto di tutti i nazionalismi. Questa è anche stata l’occasione per discutere del contesto europeo e delle priorità che caratterizzeranno la campagna elettorale dei Verdi Europei per le elezioni del maggio prossimo, che si annunciano particolarmente importanti.

Sulla base di obiettivi e valori comuni, si è concordato di avviare una mobilitazione, aperta a chiunque condivida queste idee, su iniziative popolari europee per la transizione ecologica, per ridurre il riscaldamento globale e per il rafforzamento dei diritti civili e politici in Europa e su iniziative pubbliche comuni in Italia nelle prossime settimane, per portare nella politica italiana una comune visione federalista europea, femminista ed ecologista.


Monica Frassoni, Mar Garcia e Gwendoline Delbos-Corfield (Partito Verde Europeo), Marco Affronte, Ska Keller, Philippe Lamberts, Bas Eickhout, Judith Sargentini, Bodil Valero, Ernest Urtasun, Vula Tsetsi (Verdi/ALE),  Angelo Bonelli e Luana Zanella (Federazione dei Verdi), Beatrice Brignone e Annalisa Corrado (Possibile), Marco Furfaro e Diego Blasi (Futura), Carmine Maturo e Roberto Della Seta (Green Italia), Alessio Pascucci e Federica Battafarano (Italia in Comune), Rossella Muroni (deputata ed ex Presidente di Legambiente), Marco Cappato e Marco Perduca.

giovedì 4 ottobre 2018

Gente Green: liberate Domenico Lucano, patrimonio di umanità.

All’alba del due ottobre è stato arrestato un sogno. 
Questo è quanto accaduto a Riace, piccolo paese della Locride, e al suo Sindaco, Domenico Lucano, patrimonio di umanità. Altrove filo spinato ai confini e barriere d’ogni sorta, a Riace, non solo umanità e accoglienza, ma una soluzione reale, concreta. Qui la solidarietà è sostenibile e Lucano ha proposto e realizzato un modello che funziona. È qui che agli uomini è stata restituita la loro dignità di esseri umani. Un arresto che indigna quanti credono in una visione della vita, in un'idea di convivenza e di libertà, che rispetti il diritto, non solo degli immigrati ma di tutti, di vivere una condizione di pace sociale in nome della democrazia e delle libertà civili. Un arresto che apre interrogativi importanti, ora, divenuti un inderogabile obbligo per le coscienze.

Bisogna, ora più che mai, uscire allo scoperto senza ergersi dall'alto del proprio pulpito a censori moralizzanti pontificando sulla legalità. Lucano ha disobbedito, sì, ma il vero reato è confondere l'accoglienza col favoreggiamento. Lucano è un "fuorilegge" perché ci ha messo la faccia, perché ha sostenuto la speranza di uomini disperati, e se la solidarietà umana assurge a fattispecie di reato, ognuno di noi oggi ha l’obbligo di fermarsi e di riflettere. Se la disobbedienza civile è l’unica forma di resistenza per salvaguardare i diritti umani, allora è necessario prendere atto del momento terrificante che sta vivendo la nostra democrazia e con essa le libertà civili del nostro paese. Le leggi esistono e vanno rispettate, esiste però la giustizia, e legalità e giustizia non sono affatto sinonimi.

Non tutto quello che è legale ha a che fare col concetto della giustizia. La giustizia richiede uno sforzo riflessivo importante, richiede un profondo vaglio critico e analitico di cui la legalità non necessita perché è prescrizione legislativa. La giustizia elabora criticamente e questo pensiero critico è funzionale alla ricerca di soluzioni appropriate rispetto al contesto. Ha rispettato forse le regole Oskar Schindler, famoso per aver salvato durante la seconda guerra mondiale circa 1.100 ebrei dallo sterminio? E chi ha lottato contro il fascismo, e oggi l'apologia del fascismo nell'ordinamento giuridico italiano è un reato, in quel momento ha rispettato le regole? Domande provocatorie, sì, forti come uno schiaffo in pieno viso ma necessarie. Riflettiamo su quanto sta accadendo e domandiamoci se è giusto. Interroghiamo i nostri principi etici, i nostri i valori morali. Domandiamoci se non sia il caso di elaborarne di nuovi. Se le leggi non tutelano i deboli, allora bisogna battersi per cambiarle. La legalità senza giustizia è schiavitù, in tal caso la disobbedienza diventa una magnifica virtù.

*A titolo personale e in qualità di Rappresentante Legale dell’associazione ambientalista Gente Green, assieme a tutti i membri  dell’associazione  sosteniamo Domenico Lucano e aderiamo alle manifestazioni in suo supporto.
     
Angela Vitale
Rappresentante Legale Gente Green