Ebbi tra le mani il manoscritto del romanzo, il secondo della quadrilogia del tufo, circa un anno e mezzo fa e un incontro dialettico con l’autore, Francesco Escalona, per un confronto sul testo. Lo lessi tutto d’un fiato, anzi quella scrittura non la lessi solo con gli occhi, la osservai attentamente e la ascoltai: l’editor deve avere “occhio e orecchio prensile”! Sin da subito ne intercettai bellezza, virtù e spessore.
La scrittura di Francesco Escalona fa arricchire. Ha il grande pregio di essere colta, evocativa, suggestiva, con continui richiami mitologici eppure così fluida. È una scrittura che possiede il senso dell’armonia. Un giallo ammaliante, con tutti gli ingredienti del genere narrativo, ma che riesce a dipanarsi morbido, luminoso e sinuoso. Il rapporto privilegiato, lo scrittore, ce l’ha col territorio e con la profonda conoscenza del contesto. Lo ascolta, lo sente e ne riscopre la sacralità. La sua è una natura depositaria di misteri e verità nascoste in cui si muovono e agiscono, variegati, appassionati e zelanti, i protagonisti del suo romanzo. Una natura in cui i luoghi si tingono delle nuances oscure di un passato arcaico ma, al contempo, sono rivelatori di significati. Per noi ultimogeniti figli di Madre Natura invocare il Genius Loci e il suo significato culturale ed emozionale, in una società così desacralizzata, e provare a disvelarlo, è un’opportunità preziosa, da non perdere. Ogni luogo ha un’anima e quell’anima ha un nome: Pi Greco.
Presentazione: 18 settembre ore 17:00 "Villa Angrisani" via Faro, Bacoli.
Presentazione: 18 settembre ore 17:00 "Villa Angrisani" via Faro, Bacoli.
Angela Vitale Rappresentante Legale Gente Green curatore editoriale |
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