lunedì 20 maggio 2019

Emergenza climatica - lettera aperta al Sindaco de Magistris


Gentile Sindaco
Gli eventi atmosferici sempre più estremi che si stanno verificando negli ultimi anni dimostrano ormai che i temuti cambiamenti climatici, come denunciato dalle Commissioni dell’Onu e dalla totalità del mondo scientifico, non sono più solo profezie ma fatti reali.

Rispetto al punto di non ritorno mancano pochi anni e pertanto è necessario agire con immediatezza per cercare di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e bloccare le cause che lo producono.
Gran parte della comunità internazionale, anche dietro le coraggiose denunce di Greta Thunberg, ha preso consapevolezza di questa drammatica situazione e chiede ai propri governanti di “agire”, come ad esempio in Francia dove sono state raccolte milioni di firme per denunciare l’inazione del governo francese.
Altri paesi, come la Gran Bretagna e l’Irlanda, hanno dichiarato l’emergenza climatica.
In questo quadro Napoli e la sua area metropolitana (tra le maggiori d’Europa) sono nello stesso tempo vittime di quello che sta avvenendo a causa del riscaldamento globale e, nella loro quota parte, responsabili delle cause che producono il fenomeno.
Gentile Sindaco, abbiamo solo 12 anni per invertire la rotta o meglio per rallentare il mutamento climatico, ma c'è un Governo sordo, per questo crediamo che siano le amministrazioni locali a dover rispondere, dal basso, alle istanze delle giovani generazioni.
Bisogna immediatamente mettere in campo azioni per la mitigazione degli effetti e per adattarci ad un clima sempre più ostile che rischia di trasformare le future generazioni italiane in profughi ambientali. 
Per tale motivo Le chiediamo di attivarsi per dichiarare l’emergenza climatica per il nostro territorio e di individuare azioni e interventi immediati nel breve e nel medio termine, per adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici già in corso e ancor di più per contrastare le cause che incidono sull’emissione di CO2 e quindi sull’incremento delle temperature.
Signor Sindaco, bisogna intervenire in modo nuovo sulla città, che deve essere ripensata e rigenerata: modificando, per esempio, in modo radicale il sistema di mobilità oggi incentrato sull’auto; togliendo asfalto e cemento, rinaturalizzando quante più aree possibili, che siano in grado di assorbire l'acqua che scende dalle colline e contrastare le bolle di calore estive quando i nostri vecchi e meno vecchi muoiono di solitudine e afa urbana; facendo scelte e piani affinchè il nostro turismo sia veramente sostenibile, riducendo drasticamente sull'inquinamento acustico e atmosferico prodotti da porto ed aereoporto; intraprendendo un dialogo istituzionale con gli enti governativi regionali e nazionali, affinchè si dia concreta attuazione a provvediamenti, su scala regionale e nazionale, volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e del loro assorbimento.
Signor Sindaco, agiamo ora, prima che davvero sia troppo tardi. Partiamo da Napoli

Carmine Maturo -
Co-portavoce Green Italia
Monica Frassoni Co-presidente Verdi Europei
Eliana Baldo Capolista Europa Verde per il Sud


mercoledì 17 aprile 2019

Chi è il lupo cattivo che ci deve fare davvero paura?

Una riflessione sulla folle circolare del Viminale


La strategia comunicativa del Viminale sembra molto chiara, non si vergognano affatto di riportare l’Italia tutta in un neo medioevo 4.0 intriso di tutte le suggestioni errate che quell’interessante epoca si porta dietro attraverso il filtro delle narrazioni neo gotico/fantasy.  
Il ministro si sente trionfare nel ruolo dello Sceriffo di Nottingham e personaggi affini o in quello dei peggiori cavalieri neri e di altri sovrani tiranni. 

E certo non poteva mancare in questa narrazione la creatura che è il vero capro espiatorio di quell’immaginario di contrasto tra potere e natura... il lupo.

La potenza di questa narra
zione nera, a mio avviso,  prende anche il sopravvento rispetto a ragioni piu banali legate al raccimolare un poco di consenso tra cartegorie di cacciatori ed appasionati delle armi molto vicini alla Lega.
Una interessante evocazione sul quale giocare e prendere non due, ma ben tre piccioni con una fava, rimarcando anche una distanza dal Ministro Sergio Costa su di un tema fortemente simbolico per gli ambientalisti  “da salotto” come gli piace tanto definirci.

Consentitemi un personale salto nel passato.
Avevo cinque anni all’inzio degli anni ‘70 quando a Pescasseroli i miei genitori mi trascinavano ad aiutare il mitico Franco Tassi nella sistemazione del primo nucleo del centro visite  del Parco Nazionale D’Abruzzo da lui presieduto. 
Il centro visite che ospitava anche fauna locale malata, ferita e in transizione per reinseriementi in natura, orsi, lupi, poiane, acquile reali ecc.  
Il mio sguardo bambino si innamorò a quel tempo dell’adesivo del Panda del WWF che vedevo per la prima volta, un vero è proprio imprinting che ha caretterizzato tutta la mia vita. 
Ma affianco a quell’adesivo in quegli anni ne viaggiava un altro, quello della grande campagna educativa per la salvaguardia del Lupo “Operazione San Francesco”...grazie anche a quest’operazione il lupo delle fiabe, il simbolo di tutte le nostre paure contro il selvatico per me ha sempre rappresentato un incontro positivo con il selvatico, un amimale fiero rispettoso del suo branco ed estremamante elegante…. niente a che vedere con Ezechiele Lupo ed il lupo di cappucetto rosso. 
Partita nel 1970 Operazione San Francesco nasce per salvare il lupo da un'estinzione certa (all'epoca i lupi presenti erano circa un centinaio) cercando di favorire la coesistenza tra questo grande predatore e gli allevatori. 
L'operazione ebbe uno straordinario successo, tanto che oggi la popolazione del lupo in Italia conta circa 1600 esemplari, distribuiti principalmente nella zona appenninica.

Comunque tornando ai fatti di questi giorni l’indicazione del Viminale con tutte le correzioni di tiro seguite in questi giorni “si abattono?...non si può, si catturano solo ...”  è nata solo per favorire quella narrazione del quale parlavamo prima rischia di far pedere solo altro tempo per l’applicazione del Piano Lupo  è questo l’aspetto più grave di queste tenzoni vergognose.

Ed a tal proposito preferisco riportare le posizoni di WWF e Legambiente.

Per il WWF “Non c'è alcun allarme lupo". "A dirlo – sono gli  esperti del Large Carnivore Initiative for Europe della Iucn che hanno redatto i criteri scientifici per classificare gli eventuali lupi problematici: sulla base di questi criteri, nessuna delle situazioni finora registrate in Italia è motivo di allarme. La notizia che il ministero dell'Interno avrebbe inviato ai prefetti di Trento e Bolzano e al presidente della Valle D'Aosta una circolare in cui si apre agli abbattimenti dei lupi, se confermata, sarebbe un attacco gratuito ed ingiustificato ad una specie fondamentale per la natura d'Italia".
"Questa circolare sarebbe una scelta ancora più incomprensibile anche alla luce dell'annuncio del nuovo Piano Lupo, che non prevede gli abbattimenti tra le azioni di gestione e che sembra essere arrivato in dirittura d'arrivo. Non vorremmo, quindi, che si trattasse dell'ennesima mossa propagandistica sulle 'pelle del lupo', visto che il numero di lupi e dei danni legati alla loro gestione in Trentino Alto Adige continua ad essere estremamente limitato (come riportato anche da più fonti giornalistiche 38 in Trentino e 13 in Alto Adige)". "Le specie simbolo della natura e della biodiversità italiana non possono continuare ad essere esposte ai ricatti di quei poteri locali che non vogliono attuare misure di prevenzione opportune, in spregio alle migliaia di allevatori che ogni giorno faticano per rendere possibile una coabitazione pacifica e alla maggioranza degli italiani che si sono espressi per una tutela integrale del lupo", 

Si affianca a tale ragionamento anche Legambiente.  
“La Circolare sugli abbattimenti dei lupi del Ministro degli interni Salvini non ha nessun valore giuridico ne scientifico è  come dicevamo è semplicemente un atto politico contro il suo collega Sergio Costa.  Se vogliamo pare di cose serie facciamolo valorizzando, ad esempio, le buone pratiche messe in atto in questi anni per ridurre le predazioni e gestire i conflitti con gli allevatori come si fa da anni in alcuni Parchi appenninici che hanno applicato la strategia Wolfnet e la Carta di Sulmona, non a caso citata come esperienza da seguire anche nel Piano di gestione e conservazione del Lupo adottato dal Ministero dell'Ambiente.  Quello che non serve sono le #fakenews e le azioni da estremisti come queste inutili Circolari emanate per fare propaganda politica e alimentare odio contro il lupo, una animale che nei secoli é  stato braccato e cacciato ma mai sconfitto.”

Credo che  sia chiaro per tutti, in questa brutta favola che stiamo vivendo dal 4 marzo del 2018, chi sia davvero il Lupo cattivo del quale aver davvero paura. Ma una paura da riconoscere un istante. Giusto il tempo per metterlo rapidamente nel sacco... tutti insieme come fossimo i tre porcellini.

Guido Liotti
Ufficio di Presidenza
Gente Green/Green Italia Campania


Universiadi: Via Partenope sarà riaperta alle auto

Un occasione persa per dimostrare, ancora una volta, che una mobilità diversa è possibile.
La decisione dell’Amministrazione di riaprire via Partenope alle auto, in occasione delle Universiadi, rappresenta la conferma definitiva dell’abbandono di una visione di uno sviluppo innovativo della città e in particolare del modello di mobilità da perseguire.
Alla necessità di prevedere collegamenti veloci per poter consentire agli atleti della Universiadi di raggiungere i luoghi degli eventi dalle navi, si è risposto in modo banale, con la soppressione di provvedimenti consolidati di pedonalizzazione di via Partenope e soprattutto non utilizzando l’evento delle Universiadi come occasione, e non come evento fastidioso, per avviare ulteriori azioni e interventi di riqualificazione urbana.
A tale proposito risulta estremamente significativo il confronto con i provvedimenti che caratterizzarono la fase dell’America’s Cup nel   2012, quando le regate rappresentarono l’occasione per “liberare” dalle auto il lungomare con la pedonalizzazione di via Partenope e via Caracciolo.
Le soluzioni allora individuate dall’assessore Anna Donati furono quelle  di attivare la ZTL del mare per attenuare la pressione veicolare sulla fascia costiera; scelta che, attraverso il corretto utilizzo del trasporto pubblico, i sistemi di bike sharing e di car sharing (vetture Bee),   il potenziamento delle aree di parcheggi di scambio, consentí a centinaia di migliaia di napoletani di assistere agli eventi senza la necessità di utilizzare le auto.
Tra l’altro, probabilmente, il fascino  del lungomarepedonalizzato contribuí a cancellare l’immagine deleteria della Napoli con i rifiuti e i risultati della ZTL del mare si possono considerare come propedeutici del rilancio delturismo a Napoli.
A distanza di appena 7 anni è cambiato tutto e forse, come affermato recentemente da Aldo Masullo, questa decisione conferma l’assoluta mancanza di una visione strategica della città da parte di chi oggi governa a Napoli.
Peccato, ci avevamo creduto tutti
Enzo Russo – Architetto
Comitato Scientifico
Gente Green / Green Italia

venerdì 22 febbraio 2019

Buon Turismo - Bella Città

Due miliardi al giorno. E' questo il fatturato dell'industria turistica, che muove ogni anno un miliardo di persone. Ma a quale prezzo? Chi ci guadagna e chi ci perde? E a Napoli come va?

#DayForFuture è il ciclo di appuntamenti organizzato da Gente Green

Martedí 26 febbraio ore 17:00  a cura di Gente GreenPiazza Vanvitelli 15 Humaniter Napoli


Buon turismo, Bella città
Il Turismo Sostenibile per mitigare i Cambiamenti Climatici e salvaguardare i diritti delle Comunità locali di decidere sui pro e sui contro dell'offerta turistica del loro territorio. 



Saluti
Marina Melogli direttrice Società Umanitaria/Humaniter Napoli
Cristiana Liguori, Co portavoce Gente Green

Intervengono fra gli altri
Nino Daniele
Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli
Dario Minervini 
(OUT Osservatorio Universitario sul Turismo) Università Federico II
Anna Fava
SET – rete di città del Sud d’Europa di fronte alla Turistificazione
Agostino Ingenito
Coordinatore nazionale extralberghiero e vicepresidente nazionale Assoturismo
Valeria Vanella
Comitato No Fly
Gabriella Guida
Associazione Napoletana Beni Culturali

Coordina
Carmine Maturo
Co-Portavoce Gente Green

sabato 9 febbraio 2019

#DayForFuture Napoli: dal 13 Febbraio al 7 Maggio le Giornate per il Futuro Green


Per dire il fare e fermare i cambiamenti climatici Greta Thunberg svedese, treccine bionde, a dicembre scorso è andata a Katowice alla Cop 24 ed è diventata una vera Climate star, un simbolo del movimento green di tutto il mondo.Un giorno a settimana si è seduta sulla gradinata del Parlamento a Stoccolma con un cartello “Skolsterejk for Klimatet”. Poi ha proseguito ogni venerdì, sempre davanti al Parlamento. Greta ha chiesto e continua a chiedere ai Paesi ricchi di ridurre le emissioni di gas serra nel rispetto degli accordi di Parigi. Occorre agire immediatamente per il clima “come se la vostra casa fosse in fiamme. Non voglio il vostro aiuto, non voglio che siate senza speranza. Voglio che andiate in panico per sentire la paura che provo ogni giorno. È il momento di essere chiari: risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l’umanità abbia mai affrontato”, queste le parole di Greta Thunberg, intervenuta anche al Forum economico mondiale (WEF) tenutosi a Davos tra il 22 e il 25 gennaio.
La protesta di Greta ha suscitato simpatia e adesione in tutto il mondo ed è nato l’Hastag #FridayForFuture. A Napoli, l’Associazione Gente Green, nata per coinvolgere i cittadini attivi con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito politico i temi dell’Ecologia, della Giustizia Sociale e della qualità della vita e incidere sulle scelte dei decisori, intende raccogliere l’esempio di Greta dedicando giornate di studio e di partecipazione intorno a temi dell’ecologia che direttamente o indirettamente incidono sui cambiamenti climatici, e organizzando le Giornate per il Futuro con l’Hastag #DayForFuture.
Ecco gli appuntamenti: 
13 febbraio “Un piano del verde per contrastare i cambiamenti climatici nella città metropolitana di Napoli” Casa Museo Via Salvator Rosa, 315 Napoli

26 febbraio “Buon turismo, bella città: Il turismo sostenibile e responsabile per mitigare i cambiamenti climatici e salvaguardare il diritto delle comunità locali di decidere sui pro e sui contro dell'offerta turistica del loro territorio
Società Umanitaria – Fondazione Humaniter – Piazza Vanvitelli, 15 Napoli

6 marzo “Una visione sostenibile e partecipativa per Napoli metropolitana” La Terra degli Aranci – Piazzetta S. Stefano, 7
26 marzo “Modello di mobilità e cambiamenti climatici” Società Umanitaria – Fondazione Humaniter – Piazza Vanvitelli, 15 Napoli
11 aprile “I principi dell’economia circolare per un rilancio della città” Palazzo Venezia – Via Benedetto Croce (da Confermare)
17 aprile “Clima sano in corpore sano: un circolo virtuoso. La Terra degli Aranci – Piazzetta S. Stefano,
7 maggio “Migranti climatici e riscaldamento globale”.


       
         Carmine Maturo 
    Giornalista Pubblicista
Co-portavoce di Gente Green



lunedì 28 gennaio 2019

Europee - Dieci donne che fanno l'Europa

Venerdì 1 febbraio Spazio Guida presso la Guida Editori via Bisignano, 11  presentazione del libro "Europee - Dieci donne che fanno l'Europa"

in cui dieci italiane a Bruxelles raccontano la loro esperienza professionale e mettono al banco di prova l’euroscetticismo.

Bruxelles – Dieci donne di alto profilo umano e professionale, dieci italiane a Bruxelles, che vi si trovano per svolgere attività legate all’idea del sogno comunitario dell’Unione europea. Sono le protagoniste del libro Europee, dieci donne che fanno l’Europa (Textus Edizioni), in cui ognuna di esse racconta la propria esperienza.
Un libro che si contrappone agli eurodisfattisti che, con una propaganda che mira a distruggere l’idea di integrazione, prendono sempre più campo in Europa. Un libro che parla di quella fetta di mondo rappresentato da donne poliglotte, cosmopolite e determinate che si occupano quotidianamente di uguaglianza, immigrazione, ambiente, media, con spirito combattivo e pragmatico.
Silvia Bartolini, Antonia Battaglia, Giovannella D’Andrea, Monica Frassoni, Annalisa Gadaleta, Isabella Lenarduzzi, Marina Marchetti, Elly Schlein, Daniela Vincenti, Francesca Venturi: questi i nomi delle penne che mettono nero su bianco le loro testimonianze, nel tentativo di scongiurare la superficialità e genericità delle contestazioni in merito al progetto europeo.
“Il mio entusiasmo per questa opera collettiva e per le sue magnifiche autrici non è un peloso atto di piaggeria maschilista nei confronti di donne colte, impegnate, autorevoli e indipendenti, ma una constatazione che il loro essere convinte sostenitrici dell’Europa, come imprescindibile prospettiva della democrazia di ciascuno dei nostri paesi, non si fonda su un’adesione acritica o su un facile entusiasmo bensì, al contrario, sull’attraversamento consapevole di tutti i disincanti, le delusioni, i fallimenti, i mediocri compromessi, i limiti burocratici che tuttavia non possono distruggere le conquiste, i valori e le realizzazioni, le inedite possibilità”, scrive nella prefazione l’artista Moni Ovadia.
Il libro sarà presentato a Napoli, nell'ambito del ciclo di appuntamenti "Napoli Città della Conversazione", a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, il prossimo 1 febbraio alle ore 18:00 presso Spazio Guida presso la Guida Editori via Bisignano, 11
interverranno le autrici
Giovannella D’Andrea, Monica Frassoni, Isabella Lenarduzzi
dialogheranno con le autrici Stella Cervasiogiornalista

Carmine Maturoportavoce Gente Green

letture dal volume Stefania de Francesco Cristiana Liguori