lunedì 25 giugno 2018

Cuma:Nessun atto vandalico fermerà mai questa nuova “colonizzazione” positiva del territorio e della sua Foresta

Quando a cavallo del 2010 si cercò  su stimolo anche del Parco Regionale di Campi Flegrei di dare un assetto serio di tutela e fruizione alla  “Foresta Regionale Area Flegrea e Cuma”  mi arrivarono notizie entusiasmanti dagli amici di Legambiente e WWF, soci della mia cooperativa di allora che operavano da anni in quello splendido  luogo . La stazioncina di Cuma della Circumflegrea era stata completamente recuperata anche con funzione di Centro visite,  con aule didattiche attrezzate e sentieri  (sentiero di Iside , Duna e Silva Gallinaria) resi accessibili ai disabili e non vedenti.
Furono realizzati anche dei capanni per ospitare campagne antincendio e punti di avvistamento per l’avifauna. Un bel risultato dopo anni di battaglie da parte di soggetti che avevano  cura per quel territorio.  Ricordiamo che la particolare ripesa della duna costiera si deve anche alla triste presenza del Depuratore mal funzionante che ha impedito di fatto per la non balneabilità del mare interessi speculativi costieri. In una quarantina d’anni si è sostan
zialmente  riprodotta la condizione ambientale che trovarono i primi coloni greci (eubei -calcidesi che da poco erano sbarcati a Pithecusa) su quel lembo di costa.
Da quel luogo su attività stimolate anche dal nostro Francesco Escalona, allora Presidente del Parco Regionale assieme a Carmine Maturo e Enzo Russo, allora componenti del Consiglio di Amministrazione del Parco, si  è sviluppato l’interesse per le passeggiate tra le lucciole che ha contaminato anche tutti i dintorni della Foresta.
In quegli anni nasce anche la rassegna il Bosco e la Duna per far conoscere e valorizzare questo splendido luogo . Resto coinvolto dal 2011 con il progetto Lo Sguardo che Trasforma e le rassegne collegate  “Assaggia il Paesaggio” e “Premonizioni Cuma: un viaggio nel Mito” legate anche al rapporto tra foresta ed Area Archeologica tutelata dal MIBACT.
Percorsi di educazione attiva al Paesaggio che utilizzano la tecnica del teatro di Paesaggio , siamo stati i primi a portare in Foresta spettacoli itineranti con l’utilizzo di linguaggi espressivi vari:  prosa, poesia letteratura danza e musica dal vivo.
Pizie, sacerdotesse di Iside, ninfe e driadi, la stessa Sibilla Cumana ma anche figure dell’immaginario occidentale dei boschi accompagnano noi e gli spettatori, da anni, in un rito collettivo per la cura della bellezza di questi luoghi. 
In questi  anni  insieme  alla  direzione stessa ed agli altri partner del Comitato  Il Bosco e la Duna  abbiamo attivato diverse iniziative per stimolare il ripristino delle strutture l’accesso all’Acropoli la riapertura dell’Antro , la tutela dagli sversamenti illeciti o gli utilizzi impropri della Foresta ma anche pressioni per la vicenda Depuratore. Purtroppo poco si è riuscito  a  fare per il  recupero e la manutenzione costante di quelle belle strutture del quale narravo all’inizio  che negli anni si sono deteriorate e non sono state mai sostituite ed aggiustate.
La Foresta di Cuma assurge a simbolo della disattenzione generale data al sistema parchi locale riflesso di un processo di degenerazione su scala nazionale nato per me almeno 15 anni fa. Intendiamoci la Direzione ed il personale regionale tutto fanno miracoli, per quanto gli è possibile. Lavorano in condizioni davvero pessime  con pochi strumenti e risorse.
I recenti attacchi vandalici che toccano a più riprese la Stazione di Cuma - centro visite della Foresta Regionale - con  i furti dello scorso anno ed il puro atto di vandalismo di questo Venerdì , un ‘azione di evidente stampo camorristico nata , guarda caso, a pochi giorni dal lancio dal tanto desiderato Cuma Express, un evento evidentemente fastidioso per chi non vuole uno sviluppo sano del territorio, sono segnali chiari della necessità di dedicare una maggiore attenzione per questo luogo "simbolo", porzione importante del Parco Regionale, dove chi viene può celebrare ogni volta la nascita dell’occidente e del Mito stesso per come lo conosciamo .
L’1 luglio parte finalmente il Cuma Express, se ne parlava  da due anni dopo un labile tentativo di ripristino della vecchia linea circuflegrea di 3 anni fa. Ora invece il treno di nuova generazione segue l’itinerario costiero della Cumana  incrociando più siti archeologici  del Parco Archeologico dei Campi Flegrei visitabili con un biglietto integrato a quello a/r . La nuova direzione del  Parco Archeologico dei Campi Flegrei che fa capo al Dott Giuierini ,l’EAV e la direzione stessa della Foresta Regionale hanno investito molto in questa bella iniziativa. Il ripristino della stazione che nonostante il vile attacco subito   l’1 sarà in ottime condizioni (come attendevamo da qualche anno ) chiaramente come Gente Green e Lo sguardo che Trasforma  non demordiamo e continueremo a sostenere e curare anche noi questo splendido  luogo.


Guido Liotti
Ufficio di Presidenza Gente Green 

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